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Dizionario del cittadino - lettera S

 

S

Sanatoria: è il procedimento con cui la Pubblica Amministrazione sana, ossia corregge, un atto amministrativo che precedentemente era illegittimo, in quanto privo dei requisiti essenziali previsti dalla legge (perché ad esempio mancava un’autorizzazione o un parere tecnico).

Sanzione amministrativa: è la sanzione prevista dalla legge per la violazione di una norma giuridica che costituisce illecito amministrativo (per esempio la costruzione di una casa senza il permesso o la guida con eccesso di velocità).

Generalmente le sanzioni amministrative sono di tipo pecuniario, cioè ingiungono (impongono) il pagamento di una somma di denaro. Secondo quanto previsto, infatti, dall’articolo 10 della Legge n. 689 del 24.11.1981, la sanzione amministrativa pecuniaria consiste nel pagamento di una somma non inferiore a 10 euro (limite minimo) e non superiore a 15.000 euro (limite massimo). Le sanzioni proporzionali, invece, non hanno limite massimo. Al di fuori dei casi espressamente stabiliti dalla legge, il limite massimo della sanzione amministrativa pecuniaria non può, per ciascuna violazione, superare di 10 volte il minimo.

Il pagamento deve essere effettuato entro il termine di 60 giorni dalla contestazione immediata dell’illecito o dalla notificazione degli estremi della violazione. In caso di non pagamento, la Pubblica Amministrazione emana una ordinanza-ingiunzione con l’aumento della sanzione.

Sanzione disciplinare: è disciplinata dall’articolo 55 del Decreto Legislativo n. 165 del 30.03.2001, come modificato dal Decreto Legislativo n. 150 del 27.10.2009. È la sanzione in cui incorre il dipendente pubblico che commette un’infrazione nell’esercizio delle proprie funzioni. A seconda della gravità, può consistere in un rimprovero verbale da parte del superiore, nella sospensione dal servizio senza stipendio per un determinato periodo di tempo o nel licenziamento disciplinare nei casi più gravi (ad esempio per falsa attestazione della presenza in servizio, per aver prodotto un certificato medico falso o che attesta falsamente uno stato di malattia per giustificare l’assenza dal servizio, per aver prodotto documenti falsi ai fini dell’assunzione o della progressione in carriera, per aver avuto ripetutamente nell’ambiente di lavoro comportamenti aggressivi e molesti).

Nel caso in cui il dipendente sia stato condannato penalmente con una sentenza definitiva, è prevista l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Può consistere invece nella radiazione dall’albo cui si è iscritti, se si è liberi professionisti, come ad esempio avvocati.

Segretario comunale: è il funzionario che è al vertice dell’organizzazione degli uffici comunali. Il segretario sovrintende allo svolgimento delle funzioni degli uffici e ne coordina i dirigenti quando non è presente un direttore generale, redige il verbale delle sedute del Consiglio e della Giunta comunale, stipula i contratti del Comune, fornisce pareri. Collabora, inoltre, con gli organi del Comune per dare assistenza giuridico - amministrativa, verificando il rispetto delle leggi, dello Statuto e dei Regolamenti. Dipende funzionalmente dal Sindaco.

Segreto d’ufficio: è l’obbligo, stabilito per ogni dipendente pubblico dall’articolo 28 della Legge n. 241 del 1990, di non trasmettere, a chi non ne abbia diritto, informazioni riguardanti provvedimenti od operazioni amministrative, in corso o concluse, o notizie di cui sia venuto a conoscenza a causa delle sue funzioni, al di fuori delle ipotesi e delle modalità previste dalle norme sul diritto di accesso. Nell’ambito delle proprie attribuzioni, l’impiegato di un ufficio rilascia copie ed estratti di atti e documenti nei casi non vietati dall’ordinamento.

La violazione del segreto d’ufficio è punita con sanzioni disciplinari che variano a seconda della gravità della violazione. Possono, infatti, consistere nella riduzione dello stipendio, nella sospensione della qualifica (se la violazione del segreto ha prodotto grave danno) o nella destituzione (se vi è stata dolosa violazione dei doveri d’ufficio che ha provocato grave pregiudizio allo Stato, a enti pubblici o a privati).

Semplificazione amministrativa: è l’insieme delle azioni che vengono compiute per rendere più semplici, rapidi ed efficaci i procedimenti e il funzionamento della Pubblica Amministrazione, in modo da ridurre il peso degli adempimenti burocratici per il cittadino e i costi di gestione. Il processo di semplificazione amministrativa è stato realizzato a partire dalle Leggi n. 59 del 15 marzo 1997 e n. 127 del 15 maggio 1997 (dette anche Leggi Bassanini 1 e 2).

Sentenza: è uno dei tre tipi di provvedimento giurisdizionale, insieme all’ordinanza e al decreto, riconosciuti dall’ordinamento italiano. Mentre, però, l’ordinanza e il decreto svolgono funzioni preparatorie o complementari, la sentenza è il provvedimento con il quale un giudice pronuncia (manifesta) la propria decisione alla fine di un processo. È pubblicata mediante deposito presso la cancelleria del giudice che ha pronunciato la decisione. Secondo quanto disposto dall’articolo 132 del codice di procedura civile, è pronunciata in nome e per conto del popolo italiano con l’intestazione “Repubblica Italiana”; prevede l’indicazione del giudice che l’ha pronunciata, delle parti processuali (dell’attore, che è colui che ha fatto ricorso al giudice, e del convenuto, che è colui contro il quale il ricorso è stato proposto) e dei loro difensori, la breve esposizione dello svolgimento del processo e dei motivi di fatto (i presupposti di fatto) e di diritto (le ragioni giuridiche) della decisione, il dispositivo (o “P.Q.M.” che è quello che il giudice ha deciso) e, infine, la data della decisione e la sottoscrizione (la firma) del giudice.

Silenzio: è il comportamento di un’Amministrazione Pubblica che non risponde alla domanda (istanza) presentata da un privato entro il termine stabilito dalla legge o da regolamenti. Scaduti i termini, se l’Amministrazione non conclude il procedimento, se cioè non risponde all’istanza (richiesta) del cittadino, si hanno 2 ipotesi:

a) quella del silenzio assenso, per cui il silenzio dell’Amministrazione si interpreta come accoglimento dell’istanza del cittadino, in casi espressamente previsti da norme;

b) quella del silenzio rifiuto, per cui il silenzio dell’Amministrazione si interpreta come rifiuto, cioè è come se l’Amministrazione avesse respinto l’istanza del cittadino. Fino a che la Pubblica Amministrazione non adempie, cioè non conclude il procedimento, il cittadino può fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro il silenzio rifiuto, entro 1 anno dalla scadenza del termine previsto per la conclusione del procedimento. In passato, per proporre ricorso contro il silenzio dell’Amministrazione, il cittadino doveva aver prima indirizzato all’Amministrazione inadempiente, una diffida ad adempiere all’obbligo di rispondere alla sua istanza (del tipo: “Se non emani, entro un certo termine, il provvedimento di accoglimento o di rifiuto della mia istanza, faccio ricorso”).

Adesso, secondo quanto disposto dall’art. 117 del decreto legislativo n. 104 del 2.07.2010, il ricorso contro il silenzio rifiuto può essere proposto anche senza diffida.

Se il giudice amministrativo (il TAR) accoglie il ricorso di primo grado, ordina all’Amministrazione di provvedere, cioè di concludere il procedimento di norma entro un termine non superiore a 30 giorni. Se, scaduto questo termine, l’Amministrazione non provvede, resta inadempiente, il cittadino può ritornare dallo stesso giudice amministrativo, che ordina all’Amministrazione di ottemperare, cioè di eseguire quanto stabilito dalla sentenza e, se necessario, può nominare un commissario ad acta che provvede al posto dell’Amministrazione.

Sindaco: è uno degli organi del Comune, insieme alla Giunta e al Consiglio, ma è anche il vertice, ossia il capo, dell’amministrazione comunale. Viene eletto direttamente dai cittadini e resta in carica cinque anni. Al Sindaco spetta, tra gli altri compiti, la nomina o l’eventuale revoca degli Assessori. Il Sindaco nomina fra gli Assessori un Vice Sindaco che lo sostituisce in caso di assenza. Inoltre, rappresenta ufficialmente il Comune, coordina l’attività della Giunta, verificando il rispetto dei programmi; nomina il Segretario generale e i responsabili dei servizi; sovraintende al funzionamento degli uffici e dei servizi del Comune; sulla base delle indicazioni del Consiglio comunale, nomina i rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società; informa la popolazione su eventuali situazioni di pericolo; stabilisce gli orari degli uffici, dei servizi e degli esercizi pubblici. Il Sindaco è anche ufficiale di governo. È, quindi, organo periferico dell’Amministrazione statale e rappresentante del Governo in sede locale.

Siti web della P.A. (Pubblica Amministrazione): hanno un ruolo centrale nella comunicazione pubblica, perché facilitano e semplificano il contatto, l’ascolto e l’informazione del cittadino in modo più rapido, economico e semplice rispetto ad altri strumenti.

Smart card: è una tessera elettronica di plastica, delle dimensioni di una carta di credito, che permette di accedere, in modo sicuro, a servizi interattivi a pagamento o a sportelli della Pubblica Amministrazione. È dotata di un microchip che permette di memorizzare dati e informazionisull’utente. Una volta inserita nel computer o in un apposito dispositivo elettronico, consente di visualizzarne i contenuti e di scegliere tra i vari servizi offerti.

Social network: significa rete sociale, che è formata da un gruppo di persone connesse tra loro da vari legami sociali, come ad esempio i rapporti di lavoro. In particolare, si tratta di uno dei principali strumenti del web 2.0 che la Pubblica Amministrazione può usare per dialogare con il cittadino. Nell’ambito della comunicazione pubblica è, infatti, utile per diffondere informazioni in modo rapido ed economico, promuovere eventi e iniziative, aprire canali per raccogliere opinioni e valutare la soddisfazione dei cittadini-utenti su servizi e attività istituzionali.

È una piattaforma, basata sui nuovi media, nella quale gli utenti interagiscono tra loro intorno a un servizio di generazione o condivisione dei contenuti. Le tre caratteristiche del social network sono: la presenza di uno spazio virtuale (forum) in cui l’utente può costruire ed esibire un proprio profilo accessibile, almeno in forma parziale, a tutti gli utenti dello spazio; la possibilità di creare una lista di altri utenti con cui è possibile entrare in contatto e comunicare; la possibilità di analizzare le connessioni degli utenti della propria rete.

A differenza dei nuovi media disponibili in precedenza (come chat, forum, ecc.), ha la capacità di rendere visibili ed utilizzabili le proprie reti sociali, poiché attraverso un social network è possibile identificare opportunità personali, relazionali e professionali.

Sospensione cautelare: è il provvedimento facoltativo, che la Pubblica Amministrazione può discrezionalmente adottare, al fine di allontanare temporaneamente dal servizio (dall’ufficio), il dipendente che:

  1. sia sottoposto ad un procedimento disciplinare per un illecito di particolare gravità, per cui la sua permanenza in servizio potrebbe danneggiare la regolarità del funzionamento dell’ufficio ed il prestigio dell’Amministrazione;

  2. sia imputato per un reato, ossia sottoposto ad un procedimento penale, qualora però non sia stato emesso nei suoi confronti un provvedimento restrittivo della libertà personale, come ad esempio un ordine di custodia cautelare in carcere o gli arresti domiciliari.

In questi casi, infatti, si parla di sospensione cautelare obbligatoria, in quanto l’Amministrazione è obbligata sospendere il dipendente dal servizio.

Sostituto d'imposta: è il datore di lavoro che versa direttamente allo Stato le imposte dovute dal lavoratore, trattenendole dal suo stipendio.

Sottoscrivere: firmare qualcosa (ad esempio un modulo, un contratto o un documento amministrativo). Quando si appone la propria firma alla fine di un modulo, di un contratto o di un documento amministrativo, si aderisce a ciò che negli stessi è stato scritto (cioè si è d’accordo con quello che in essi è stato dichiarato).

Sottoscrizione: è la parte di un atto nella quale è presente la firma dell’autorità che lo emana. Negli atti deliberati da organi collegiali, la sottoscrizione consiste nella firma di chi rappresenta l’organo; negli atti deliberati da organi individuali, la sottoscrizione consiste nella firma della persona che emana l’atto.

Stabulazione permanente: sistema di allevamento del bestiame nelle stalle.

Stakeholder: significa portatore di interesse. Sono i soggetti (persone, associazioni, organizzazioni, Enti) che esercitano influenza sull’attività di un’organizzazione (Pubblica Amministrazione o impresa privata). Nel settore privato senza il loro supporto l’impresa non può sopravvivere, ma allo stesso tempo il raggiungimento dei loro obiettivi personali dipende dall’impresa. Esempi di stakeholder sono i clienti, i fornitori, o i finanziatori come le banche. Per un Comune sono stakeholder i cittadini singoli e i loro gruppi organizzati.

Statuto: è l’atto fondamentale del Comune. Lo Statuto comunale stabilisce le norme organizzative fondamentali dell’Ente, in particolare le attribuzioni degli organi, l’ordinamento dei servizi pubblici e degli uffici, le forme di collaborazione fra Comuni, Provincia e Regione, le forme di decentramento e di partecipazione popolare alle attività del Comune, le forme di accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi. Lo Statuto del Comune di Carbonia può essere visualizzato nel sito ufficiale (www.comune.carbonia.ci.it), sul menù di destra, cliccando sulla sezione “Statuto e Regolamenti”.

Studio di fattibilità: è uno studio che la Pubblica Amministrazione effettua, per valutare se un progetto può essere realizzato dal punto di vista tecnico e se è conveniente dal punto di vista economico. Si conclude con indicazioni utili ad orientare le priorità del progetto, le linee di azione e le modalità di lavoro.

Suolo pubblico: secondo quanto disposto dagli articoli 38 e 39 del Decreto Legislativo n. 507 del 15.11.1993, chi occupa, in base ad un atto di concessione o di autorizzazione, o abusivamente, senza titolo, strade, corsi, piazze e, comunque, beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni e delle province (che costituiscono quindi suolo pubblico), deve pagare al comune o alla provincia una tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, in proporzione alla superficie effettivamente sottratta all’uso pubblico nell’ambito del rispettivo territorio.

Nel sito ufficiale (www.comune.carbonia.ci.it), sul menù di destra, cliccando sulla sezione “Statuto e Regolamenti” è possibile visualizzare il Regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche.

Sviluppo sostenibile: è un principio, la cui definizione, in materia di tutela dell’ambiente, si trova nell’articolo 3-quater del Decreto Legislativo n. 152 del 3.04.2006 che dispone che ogni attività umana, giuridicamente rilevante, deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire all’uomo che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non comprometta la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future.

Anche l’attività della Pubblica Amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui quando essa deve scegliere discrezionalmente tra interessi pubblici e privati, deve dare prioritaria importanza agli interessi alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Bisogna quindi trovare un giusto equilibrio nello sfruttamento delle risorse ambientali, in modo da salvaguardare il corretto funzionamento e l’evoluzione degli ecosistemi naturali dalle modificazioni negative che possono essere prodotte dalle attività umane.

In senso più ampio, chi difende questo principio, vuole che la società cresca in modo equilibrato e duraturo, nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo, adottando tutte le misure necessarie per promuovere la tutela ambientale, lo sviluppo economico, l’eliminazione della povertà e l’effettiva partecipazione dei cittadini alle scelte politiche, in un clima di maggior democrazia a livello internazionale.

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